La mente è più potente dei farmaci

potenza della mente

 

Lo scienziato Bruce Lipton presta servizio in ambito medico dagli anni ’60 e ha adoperato gran parte delle sue energie per rispondere alla domanda: “chi controlla il destino delle cellule?”. Bruce Lipton  spiega che tutte le cellule sono identiche “se si prendono cellule sane e si mettono in un ambiente sfavorevole, queste si ammalano e muoiono”. Quando una cellula è malata i medici incominciano il loro lavoro di prescrizione.

Quando assumiamo un farmaco questo manifesta una serie di reazioni biochimiche che coinvolgono non solo la parte anatomica da guarire, ma tutto il corpo. Gli “effetti collaterali” sono degli effetti diretti del farmaco, in farmacologia non esistono “effetti collaterali”, ma solo effetti diretti. Quando assumiamo un farmaco diamo per scontato che la sua efficacia possa creare più benefici rispetto ai danni che quel farmaco sta provocando con gli altri effetti diretti.

Secondo le statistiche, negli USA, i farmaci uccidono oltre 300.000 persone all’anno! Se a far ammalare le cellule è l’ambiente, eliminando un ambiente dannoso e spostando le nostre cellule in un ambiente sano e salutare, si arriverebbe a una guarigione spontanea.

A modificare il destino delle cellule è il nostro flusso sanguigno, il sangue dipende dal sistema nervoso e il suo modo di interagire con l’ambiente esterno. Come spiega Bruce:
“La medicina cerca di guarire le cellule dalla malattia andando a incidere i meccanismi biochimici provocati dall’ambiante esterno. La medicina opera sull’uomo quando il problema è l’ambiente.”

Al ricercatore Bruce Lipton è stata volta questa domanda: allora in un ambiente sano possiamo guarire naturalmente? La risposta: “In teoria sì ma in pratica è tutto più complesso perché la nostra mente interpreta l’ambiente esterno a modo suo, magari noi siamo situati in un ambiente sano ma la nostra mente inizia a leggerlo come un ambiente negativo e nocivo, il nostro sistema nervoso produce così una sostanza chimica che ci renderà ugualmente malati.” Bruce Lipton, durante le sue ricerche, ha esaminato una grande quantità di dati relativi all’effetto placebo: molti farmaci che assumiamo, dagli esperimenti fatti, si sono rivelati addirittura meno efficaci del placebo.

Con questa premessa si arriva a parlare dei principi di guarigione naturale legati al controllo mentale, per spiegare una ondata di saggi complicati, faremo un esempio pratico:
se chiudete gli occhi e pensate a una persona amata, il vostro sistema nervoso incomincerà a produrre dopamina, serotonina, ossitocina… Questa miscela biochimica interesserà l’intero organismo e voi potrete sentirne i benefici nel vostro corpo, ecco perché quando ci innamoriamo stiamo così bene in presenza del nostro amato. Al contrario, se pensiamo a qualcosa che ci disturba, ci spaventa o viviamo la vita in modo frenetico con una continua ansia di sottofondo, questo ci fa ammalare, il nostro sistema nervoso produce gli ormoni dello stress e alle nostre cellule non giungerà di certo una miscela chimica benevola.

La scienza ci dice che il corpo risponde alla fisica quantistica mentre la medicina odierna è basata sulla fisica di Newton; la farmacologia vuole sconvolgere la biochimica dell’organismo sommando altra chimica. Secondo la logica dettata dalla fisica dei quanti, più che distribuire altra chimica bisognerebbe provocare un cambiamento dell’energia.

Secondo la fisica quantistica tutto è energia; i nostri pensieri sono energia, la mente è energia.
Quando si pensa si avvia una potenza di trasmissione che si traduce in segnali biochimici che si diffondono in armonia con il nostro corpo.

Poiché le aziende farmaceutiche non potrebbero vendere i pensieri, non investono neanche un centesimo per spiegare la stretta connessione tra “mente-corpo” in termini di “segnale-risposta”, il segnale stabilito dalla mente potrebbe costantemente essere di benessere così come la risposta.
I pensieri producono un campo di energia che viene trasformato in un segnale biochimico capace di curarci in modo del tutto naturale.

 

la parola farmaco vuol dire veleno

 

 

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This article has 1 Comment

  1. perfettamente d’accordo che la mente potrebbe curare il corpo da sola in modo perfetto e naturale non mi piace affatto l’idea di demonizzare i farmaci, in realtà penso che anche questi funzionino perché noi sappiamo che funzionano (fisica quantistica), e allora? non importa, hanno fatto e fanno tanto del bene, salvano vite! non è poco! se sottolineiamo che significano”veleno” dal greco, direi che non è detto che “veleno” abbia un’accezione solo negativa, e che come ci sono i veleni che uccidono ci sono i veleni che salvano, ma poi cos’è un veleno? una sostanza estranea al nostro organismo che però spesso ne segue i meccanismi per aiutarlo quando è in difficoltà e non sappiamo usare la mente, quindi come può ucciderlo può salvarlo

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